Danza da quando ha 8 anni e la moda è la sua passione: Suen è la Venere delle Veneri 2019

L’INTERVISTA. Suen Carbone, termolese, è la Venere delle Veneri 2019. E’ stata notata anche dalle stesse ragazze del concorso. Tanto che è stata scelta proprio dalle altre finaliste. Caparbia, amante della moda e ballerina professionista.

Diamoci del “tu”, così la conversazione è più semplice e meno formale: presentati, parlaci di te

Ciao a tutti sono Suen Carbone ho 21 anni, vivo a Termoli, in Molise. Sono una studentessa universitaria e frequento la facoltà di scienze motorie e sportive. Ho praticato dall’età di 8 anni ballo latino americano a livello agonistico infatti sono riuscita ad ottenere grazie alla mia dedizione e determinazione 2 titoli nazionali come campionessa italiana negli anni 2015 e 2016, e il titolo di campionessa regionale nel 2017 e nel 2018. Oggi dopo anni di carriera agonistica mi sono fermata e mi sto dedicando allo studio per realizzarmi, e alla moda, anche se nel tempo perso lavoro come animatrice di ballo ad eventi. Posso affermare che il  mondo dello spettacolo e della moda sono stati da sempre una grande passione, ho tante ambizioni e obbiettivi a riguardo che spero di poter raggiungere presto.

Perché hai scelto il concorso Venere d’Italia? Che esperienza è stata?

Venere d’Italia come concorso e come esperienza di vita rimarrà sempre la scelta migliore che io abbia fatto: mi ha fortificato nell’autostima, mi ha insegnato ancor di più il valore dell’amicizia, il sostegno di un gruppo che non ha nulla a che vedere con chi pensa di poter fare tutto da solo, perché ho trovato grande forza e complicità anche con i nostri agenti Monica Mastrantonio, Andrea Nasillo e Michele Annese che ci hanno sostenuto dalla prima tappa e hanno continuato a sostenerci ad aiutarci e a spronarci continuamente. Quindi un grande grazie va a loro. E infine sento di dover dire che questa esperienza mi ha insegnato che non si smette mai d’imparare, anzi bisogna sempre cercare il miglioramento mantenendo la determinazione e soprattutto l’umiltà.

Ti dico 3 parole: amore, famiglia, amicizia. Sono valori determinanti: cosa rappresentano per te?

L’amore, la famiglia e l’amicizia per me sono i valori della vita, senza di essi nulla avrebbe realmente senso. La famiglia per me resta l’amore più grande, quello incondizionato ed è quello che rimarrà incondizionato per sempre o per lo meno io ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia che mi ha amata incondizionatamente ogni giorno ed è per questo che in primis mi reputo una ragazza fortunata. L’amicizia e l’amore sono in ogni caso valori e doni importanti che al giorno d’oggi sono difficili da trovare e se si trovato bisognerebbe tenerli stretti per concludere il cerchio della felicità in totale completezza.

Come disegneresti il tuo futuro, cosa auguri a te stessa?

Ad oggi non ho ancora una piena visione del mio futuro perché sto ancora lavorando per esso, in più si stanno aprendo tante porte davanti a me e quindi sento che è proprio ora che inizia la vita da adulta dove ti svegli e dici: “Buongiorno Suen ora è il momento, benvenuta nel mondo degli adulti dove tutto è difficile ma niente impossibile”. A volte pensare al futuro mi spaventa ma poi mi tranquillizzo e la prendo come una sfida che non finisce mai e con la mia determinazione e la mia umiltà spero di arrivare lontano e sopratutto di sentirmi realizzata e in pace con me stessa.

Hai ottenuto un titolo importante, le tue emozioni?

Il titolo Venere delle Veneri per me è un titolo importante, perché racchiude un po’ i pensieri positivi e privi d’invidia delle altre Veneri che mi hanno votato per la vincita di questa fascia. Ed è una fascia che ti fa crescere l’autostima perché se le altre ti votano vuol dire che qualcosa di bello l’hai lasciato a parte la bellezza estetica, e questo personalmente mi fa sentire una persona migliore.

A chi dedichi questo tuo successo?

Questo mio traguardo lo dedico alla mia bellissima famiglia per il supporto fisico e mentale che ci mettono sempre da quando sono piccola, perché mi hanno insegnato a lottare a non demordere mai, che nulla è impossibile in questa vita se combattuto; mi hanno insegnano a saper perdere e apprezzare ogni singola cosa che ti regala la vita. E per ultimo dedicherei questa esperienza dall’inizio alla fine non tralasciando nulla, a me stessa, perché ci sono stata io con me più di chiunque altro, perché ho mostrato le mie fragilità, la mia forza nell’aiutare emotivamente chi ne aveva bisogno, mi sono mostrata per la mia simpatia e semplicità sempre, quindi grazie a me per esserci stata e per aver vissuto, come esperienza di vita, in ogni momento emozionante, questa grande avventura.

Author: Andrea Nasillo

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